Ecobonus 2024: cos’è?

L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale (detrazione IRPEF o IRES) riconosciuta per i lavori di riqualificazione energetica dell’immobile effettuati sia su edifici unifamiliari sia nei condomini.

La misura è rivolta a tutti i contribuenti che vogliono effettuare determinati lavori sull’immobile di loro proprietà reale e prevede un’agevolazione che nel 2024 varia dal 50% al 65% in base alla tipologia di lavori svolti. In alcuni casi specifici l’agevolazione può anche raggiungere una percentuale maggiore, con la possibilità di accedere al Superbonus, se vengono rispettati alcuni requisiti.

L’obiettivo principale dell’Ecobonus, sin dalla sua istituzione, è stato quello di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili a favore delle fonti energetiche rinnovabili.

In particolare, tale incentivo si concentra sugli interventi che, in primo luogo, comportano una riduzione del consumo energetico per il riscaldamento, con l’ottenimento anche di notevoli risparmi economici conseguenti al miglioramento delle prestazioni termiche dell’edificio. Questo potenziamento può essere conseguito mediante diversi tipi di interventi, che spaziano dalla coibentazione ai nuovi pavimenti, dalla sostituzione delle finestre o degli infissi all’installazione di pannelli solari, e all’aggiornamento degli impianti di climatizzazione invernale.

Ecobonus 2024: chi può richiederlo?

Possono richiedere il bonus tutti i soggetti residenti e non residenti in Italia, titolari di qualsiasi tipologia di reddito.

La detrazione spetta, infatti, alle persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, alle società semplici, alle associazioni tra professionisti e ai soggetti che conseguono reddito d’impresa, vale a dire persone fisiche, società di persone, società di capitali (art. 2 del D.M. 19 febbraio 2007).
Tali soggetti, che devono possedere o detenere l’immobile in base ad un titolo idoneo, sono:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
  • soggetti indicati nell’art. 5 del TUIR, che producono redditi in forma associata;
  • detentori (locatari, comodatari) dell’immobile;
  • familiari conviventi;
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • conviventi di fatto di cui all’art. 1, commi 36 e 37, della legge n. 76 del 2016;
  • promissario acquirente

Ecobonus 50%: spese ammesse

Gli interventi che rientrano nell’Ecobonus 50% sono:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari – Detrazione massima: 60mila euro;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno pari alla classe A – Detrazione massima: 30mila euro;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili – Detrazione massima: 30mila euro;

Ecobonus 65%: spese ammesse

Rientrano nell’Ecobonus 65%, in relazione alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti:

  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti volti a conseguire un risparmio del fabbisogno di energia primaria – Detrazione massima prevista: 100mila euro;
  • interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) – Detrazione massima prevista: 60mila euro;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali – Detrazione massima prevista: 60mila euro;
  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A, se accompagnati dalla contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02) ovvero con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, ovvero le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione – Detrazione massima prevista: 30mila euro;
  • la sostituzione, integrale o parziale, di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore – Detrazione massima prevista: 30mila euro;
  • l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti – Detrazione massima prevista: 100mila euro;
  • l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti – Detrazione massima prevista: 15mila euro.